23dragoni


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Storia

Tra tutte le specialità della cavalleria i dragoni si distinguevano per essere nati come fanteria montata; erano quindi addestrati anche al combattimento appiedato. I dragoni, di norma, erano gli occhi dell'esercito svolgendo il ruolo di ricognizione
Alla vigilia della Rivoluzione Francese esistevano 62 reggimenti

di cavalleria, di cui 18 erano di dragoni; che col passare del

tempo aumentarono fino a raggiungere nel 1803 il numero di 30. I reggimenti erano formati da quattro squadroni.
Gli squadroni, che rappresentavano l'unità tattica di base della cavalleria, erano formati da due compagnie che erano
composte ognuna da 54 dragoni montati e 36 smontati tra cui un trombettiere a cavallo e un tamburo a piedi.
Il 23° Reggimento Dragoni nasce a Torino dal Duca di Savoia nel 1670 come "Piemonte Reale". Viene ceduto alla Francia negli anni seguenti e rinominato "Principe di Piemonte"; nel 1690 ritorna al suo precedente appellativo. Rinominato 14° Reggimento di Cavalleria nel 1791 e infine nel 1803 come 23° Reggimento di Dragoni. Il reggimento viene infine disciolto nel 1814


Ruolino di servizio:

1804-1806: aggregato all'Armée d'Italie e impegnato a Verona e al passaggio del Tagliamento.
1806: brevemente trasferito all'Armée di Napoli
1809: nuovamente con l'Armée d'Italie impegnato a Sacile, sul Piave, San Daniele e Wagram.
1812: con la Grande Armée a Borodino (la Moscova), Mojaisk, la Beresina.
1813: rimane aggregato alla Grande Armée e impegnato a Dresda e Lipsia.
1814: impegnato a Vertus e Parigi durante la Campagna di Francia.





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